Un recente report di Bloomberg ha svelato dettagli inquietanti sulla situazione di Siri all’interno di Apple, attraverso la documentazione di una riunione interna guidata da Robby Walker, senior director responsabile della divisione Siri. Durante l’incontro, Walker ha definito “brutta” la situazione relativa ai ritardi delle funzionalità di intelligenza artificiale annunciate lo scorso giugno, esprimendo comprensione verso i dipendenti che potrebbero sentirsi frustrati o esausti dalle decisioni aziendali e dalla reputazione ancora insoddisfacente dell’assistente vocale.
Apple in difficoltà con Siri: riunione interna rivela ritardi preoccupanti nelle funzionalità IA
La notizia più preoccupante emersa dall’incontro riguarda la tempistica di rilascio delle funzionalità mancanti. Nonostante l’azienda abbia attualmente come obiettivo l’inclusione di queste caratteristiche in iOS 19, Walker ha chiarito che non vi è alcuna certezza che ciò avverrà: “Non significa che le rilasceremo in quella data”, ha affermato durante la riunione. Il dirigente ha spiegato che Apple ha “altri impegni su altri progetti” e che l’azienda intende mantenere tali impegni, considerandoli “potenzialmente più urgenti in termini di tempistiche rispetto alle funzionalità che sono state rinviate”.
Dalla riunione sono emerse anche tensioni tra il team Siri e la divisione marketing. Walker ha rivelato che il reparto comunicazione desiderava mettere in evidenza funzionalità come la comprensione del contesto personale da parte di Siri e la capacità di intraprendere azioni basate su ciò che è visibile sullo schermo dell’utente, nonostante queste fossero ben lontane dall’essere pronte. Le anticipazioni mostrate al WWDC e le conseguenti aspettative dei clienti hanno solo peggiorato la situazione, come ha ammesso lo stesso Walker.
In risposta a questi problemi, Apple ha già ritirato uno spot pubblicitario di iPhone 16 che mostrava le funzionalità in questione e ha aggiunto avvisi su diverse sezioni del suo sito web, specificando che tutte sono state rinviate a data da destinarsi. Secondo Mark Gurman, queste caratteristiche sono state posticipate in parte a causa di problemi qualitativi “che facevano sì che non funzionassero correttamente fino a un terzo delle volte”.
Apple non ha commentato pubblicamente la situazione oltre alla dichiarazione della scorsa settimana, in cui affermava che le capacità avanzate di Siri, che fanno parte di Apple Intelligence, stanno richiedendo più tempo del previsto. Tuttavia, Walker ha comunicato al suo staff che dirigenti di alto livello come Craig Federighi, responsabile del software, e John Giannandrea, capo del settore AI, si stanno assumendo una “intensa responsabilità personale” per questa situazione che sta attirando aspre critiche mentre i mesi passano con pochi risultati concreti, a parte una più gradevole animazione di Siri che risulta essere troppo poco se si pensa a quanto veloce e spietata è la concorrenza in questo settore.
“I clienti non si aspettano solo queste nuove funzionalità, ma vogliono anche un Siri più completo“, ha dichiarato Walker. “Rilasceremo queste funzionalità e altre non appena saranno pronte.” Ha inoltre elogiato il team per il lavoro “incredibilmente impressionante” svolto finora, aggiungendo quanto segue: “Queste funzionalità non sono ancora pronte per essere distribuite al pubblico generale, anche se i nostri concorrenti potrebbero averle lanciate in questo stato o peggio“.
La situazione mette in luce le difficoltà di Apple nel tenere il passo con i concorrenti nel campo dell’intelligenza artificiale, proprio mentre aziende come Google e Microsoft continuano ad integrare rapidamente nuove funzionalità legate all’intelligenza artificiale nei propri prodotti e servizi. Per un’azienda nota per il suo approccio “quando è pronto”, questa volta la sfida sembra particolarmente complessa, con implicazioni potenzialmente significative per la percezione pubblica dell’innovazione di Apple nel settore dell’intelligenza artificiale.
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