Dopo mesi di indiscrezioni, ritardi e non poche polemiche legate ai temi della sicurezza e della gestione dei dati personali, Windows Recall, una delle funzionalità più chiacchierate del progetto Copilot+, fa finalmente un passo avanti concreto verso la sua distribuzione pubblica. Microsoft ha infatti avviato nelle scorse ore il rilascio di Recall all’interno del canale Release Preview del programma Windows Insider, segnando (salvo sorprese dell’ultimo minuto) l’inizio di quella che potrebbe essere la fase finale prima del roll-out globale.
Una notizia importante per chi segue da vicino l’evoluzione delle tecnologie IA in ambito desktop e che apre a diversi spunti di riflessione, sia sul piano tecnico che su quello più strettamente legato all’esperienza utente.
L’arrivo di Recall in forma stabile per tutti sembra sempre più vicino
Per chi si fosse perso le puntate precedenti, Recall è una funzionalità pensata per i PC Copilot+, ovvero quei dispositivi che rispondono a determinati requisiti hardware e che eseguono l’ultima versione di Windows 11; il suo funzionamento si basa su un concetto semplice ma potenzialmente rivoluzionario: registrare sotto forma di screenshot periodici tutto ciò che accade sullo schermo dell’utente, rendendo poi possibile una ricerca testuale o visiva su quanto già visto, fatto o aperto in precedenza.
Un’idea che, almeno sulla carta, promette notevoli vantaggi in termini di produttività, soprattutto in scenari professionali o didattici, bastano infatti pochi secondi per tornare a un documento letto giorni prima, a una pagina web sfuggita nella cronologia o a una conversazione avvenuta in chat, senza dover ricordare nomi di file, cartelle o altro.
Come spesso accade però, le potenzialità hanno un prezzo che, in questo caso, si chiama privacy.
Il debutto di Recall era inizialmente previsto per giugno 2024, in concomitanza con i primi laptop Copilot+, tuttavia le numerose perplessità sollevate dalla community e dagli esperti di sicurezza informatica hanno costretto Microsoft a rivedere in più occasioni il comportamento della funzione, rinviandone più volte il rilascio.
Un primo tentativo concreto era arrivato solo verso la fine del 2024, con una preview limitata ai soli dispositivi con chip Qualcomm, poi estesa anche ai PC con CPU Intel e AMD. L’attuale rollout nel canale Release Preview però cambia le carte in tavola, poiché parliamo del ramo più vicino alla versione stabile, spesso utilizzato per test finali prima del rilascio pubblico.
Windows Recall cattura periodicamente delle istantanee dello schermo (solo delle applicazioni e dei contenuti autorizzati dall’utente), salvandole localmente in una directory protetta e indicizzandole all’interno di un database SQLite. Il tutto viene gestito da modelli di intelligenza artificiale eseguiti in locale, capaci di “riconoscere” testo, immagini, contesti e collegamenti tra ciò che l’utente ha visualizzato nel tempo.
Il sistema non richiede connessione a Internet, non condivide dati con Microsoft o terze parti, e funziona anche senza account della società, garantendo dunque un buon livello di isolamento tra l’utente e l’esterno; inoltre, è stato introdotto un meccanismo di opt-in, ovvero l’utente deve attivare manualmente la funzione, a differenza della versione iniziale che prevedeva l’attivazione automatica.
Ovviamente, è possibile mettere in pausa, disattivare o cancellare tutte le istantanee raccolte, e l’accesso ai dati è vincolato al riconoscimento biometrico tramite Windows Hello; da segnalare poi anche l’implementazione di tecniche di anti-hammering, utili per rilevare e limitare accessi anomali o ripetuti in breve tempo, costringendo l’utente a riautenticarsi.
Al momento, Recall è ottimizzato solo per alcune lingue (tra cui inglese, francese, tedesco, giapponese, spagnolo e cinese semplificato) ma è lecito attendersi una graduale estensione anche ad altri idiomi, incluso l’italiano, nel momento in cui la funzione sarà ufficialmente lanciata al pubblico.
Quindi quanto manca al rilascio definitivo? Difficile dare una risposta certa, ma l’ingresso nel canale Release Preview lascia pensare che Microsoft sia ormai nelle fasi finali di test, tutto dipenderà dalla risposta degli Insider e dall’eventuale necessità di ulteriori ritocchi all’architettura di sistema, soprattutto in vista del rilascio sui futuri PC Copilot+.
Windows Recall rappresenta una delle incarnazioni più ambiziose (e al contempo divisive) dell’iniziativa Microsoft Copilot, che mira a trasformare l’intero ecosistema Windows in un assistente intelligente, proattivo e capace di apprendere dal contesto d’uso. Se da un lato le potenzialità sono evidenti, dall’altro la gestione della privacy sarà il vero banco di prova; ognuno potrà valutare se e come utilizzare questa funzione, tenendo conto delle garanzie offerte dall’azienda di Redmond ma anche delle proprie abitudini e sensibilità in termini di dati personali.
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