Nel corso dei prossimi mesi assisteremo ad una esplosione di contenuti video ad altissima qualità per i TV 8K QLED che Samsung ha presentato ad inizio anno al CES 2020 di Las Vegas. Fra le tante qualità presenti all’interno della gamma di TV, essi sono fra i primi ad abbracciare il codec AV1.
Codec AV1 e MPEG-5 EVC su TV Samsung
Sviluppato da AOMedia (Alliance for Open Media), un consorzio non-profit che vede impegnati anche altri big del settore come Amazon, Apple, ARM, Cisco, Facebook, Google, IBM, Intel, Microsoft, Mozilla, Netflix, Nvidia e Tencent, permette la visione di filmati a risoluzione 8K tramite un particolare encoding hardware.
Il codec AV1 è quello che viene utilizzato anche da Google per i video 8K presenti su YouTube, il che rende i TV QLED 8K di Samsung fra i primi a poter visualizzare questi contenuti sulla piattaforma video sviluppata da Google.
Il colosso sud coreano accoglie calorosamente anche il supporto ai codec video MPEG-5 EVC (Essential Video Codec) per i video a risoluzione 4K e 8K. Huawei e Qualcomm si uniscono a Samsung per promuovere l’adozione del nuovo codec nel minor tempo possibile, il quale offre importanti miglioramenti di compressione e qualità video rispetto al precedente codec MPEG-4.
MPEG-5 è stato ufficialmente rilasciato a fine aprile 2020, ed è il candidato principe per quanto riguarda la fruizione di contenuti ad altissima qualità tramite connettività 5G. Già a partire dai prossimi mesi ci si aspetta che il codec MPEG-5 verrà integrato un numero sempre maggiore di smartphone, tablet, TV, sistemi audio, lettori multimediali ma ha anche una ricaduta importante su dispositivi AR e VR.
Stessa qualità dell’HEVC ma con vantaggi
Nell’utilizzo di tutti i giorni il codec MPEG-5 EVC permetterà di fruire contenuti con la stessa identica qualità offerta dal codec HEVC ma con in media una riduzione del 26% in termini di utilizzo della banda. Si tratta evidentemente di un bel risparmio per la trasmissione di video MPEG-5 EVC, oltre che di un impatto inferiore in termini di utilizzo dello storage per la registrazione dei filmati.
Samsung, Qualcomm e Huawei, le compagnie impegnate nella promozione del nuovo codec, dichiarano di essere completamente aperte per fornire “termini equi, ragionevoli e non discriminatori per le rispettive richieste di brevetto essenziali che coprono questo standard“. Questo dovrebbe garantire una maggiore diffusione dello standard che, allo stato attuale e per colpa di un sistema piuttosto complesso di richieste delle licenze, viene utilizzato solo dal 12% dei servizi internet impegnati nella trasmissione di video in streaming.
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