Dal 2012, Google ha permesso alle persone di guadagnare crediti contribuendo con i loro dati attraverso il progetto Screenwise. Su iOS e Android, l’azienda ha così ottenuto l’accesso ai dati dei partecipanti tramite un’app VPN chiamata Screenwise Meter. Ma sembra proprio che tale app vada a violare le linee guida dell’App Store in termini di privacy, tanto che è finita di recente in uno scandalo.
Dopo quindi il bug di FaceTime che ha consentito di accedere al microfono del destinatario e dopo che è stato scoperto che Facebook ha concesso delle carte regalo ai propri utenti per avere accesso a determinati dati, Google è finita al centro di un nuovo scandalo.
Google utilizza i certificati aziendali per distribuire Screenwise Meter su dispositivi iOS. Questi certificati sono destinati alle app per soli dipendenti mentre gli sviluppatori che desiderano eseguire beta pubbliche su iOS devono utilizzare il programma TestFlight di Apple. Altrimenti, Apple vuole che le app siano disponibili solo attraverso il suo App Store.
Mentre Screenwise Meter è in genere pensato per gli adulti, i ragazzi di 13 anni possono usarlo se fanno parte di un gruppo familiare. L’app fa parte dei programmi Cross Media Panel e Google Opinion Rewards, che includono sistemi di tracciamento per browser Web desktop, router e TV. Coloro che si iscrivono ai programmi possono guadagnare del credito fornendo dati su di essi oppure rispondendo a dei sondaggi.
I dati raccolti da Google nei vari tracker includono “i siti che visiti, le app che utilizzi, gli spettacoli televisivi che vengono riprodotti sul televisore, le informazioni su come li usi, l’indirizzo IP del dispositivo e i cookie. […] impariamo a che ora del giorno navighi in Internet o guardi la TV, per quanto tempo rimani su siti web / app, quali tipi di siti web, app e programmi TV sono popolari (o meno) e come interagisci con i media quando ce n’è più di uno”. Insomma, si tratta di un vero e proprio “Grande Fratello” sul web che però, trattandosi di app da scaricare, è del tutto volontario.
In risposta a questo scandalo legato alla raccolta dei dati che, ricordiamo, essere il principale business di Google, l’azienda ha così risposto:
“L’app iOS di Screenwise Meter non avrebbe dovuto funzionare con il programma aziendale per sviluppatori Apple – si è trattato di un errore, e ci scusiamo. Abbiamo disattivato questa app sui dispositivi iOS. Questa app è stata completamente volontaria e lo è sempre stata. Non abbiamo accesso ai dati crittografati nelle app e sui dispositivi e gli utenti possono disattivare il programma in qualsiasi momento.”
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